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Lista di vini di Nino e Erica Perrino

Nino Perrino è un vero precursore, artigiano e 'garagista' vecchia scuola. All'inizio degli anni '60 inizia ad aiutare i genitori nella raccolta delle uve nei vigneti di proprietà posti sui terrazzamenti delle colline di Dolceacqua in provincia di Imperia. Un terroir difficile, in cui le asperità del terreno rappresentano uno scoglio costante in cui ci si imbatte quotidianamente, dove le operazioni di lavoro vengono compiute solo ed esclusivamente a mano. I vigneti della cantina Testalonga – Antonio Perrino si snodano per una superficie non più grande di 2 ettari. Le vigne di Nino sono tra le più vecchie di tutta la zona e vengono da lui seguite con cure quasi maniacali. Tra i filari si coltivano due vitigni che, proprio in questa parte della Liguria, trovano vette qualitative importanti, Vermentino e Rossese. Quest’ultima uva a bacca rossa è particolarmente cara a Nino, che fu il primo viticoltore della zona a dedicarvisi anima e cuore, conscio delle sue grandi potenzialità. Oggi Nino è affiancato dalla nipote Erica che, contagiata dall'amore per la vigna, decide di lasciare la sua precedente occupazione per aiutare lo zio. In 50 anni di vendemmie Nino ha mantenuto inalterate la sua visione ed il suo modo di lavorare: cura delle sue vecchie viti solo ed esclusivamente a mano, trattamenti solo con zolfo in polvere, pigiatura delle uve intere con i piedi (con tutti i raspi), fermentazioni spontanee senza controllo della temperatura e sosta per almeno 1 anno dei vini in vecchie botti da 500 litri prima dell'imbottigliamento. Nessuna tecnologia, nessun protocollo, nessun disciplinare Solo 5 botti di Rossese e 3 botti di Vermentino custodite nella sua cantina, un garage nel paese di Dolceacqua



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Nino Perrino è un vero precursore, artigiano e 'garagista' vecchia scuola. All'inizio degli anni '60 inizia ad aiutare i genitori nella raccolta delle uve nei vigneti di proprietà posti sui terrazzamenti delle colline di Dolceacqua in provincia di Imperia. Un terroir difficile, in cui le asperità del terreno rappresentano uno scoglio costante in cui ci si imbatte quotidianamente, dove le operazioni di lavoro vengono compiute solo ed esclusivamente a mano. I vigneti della cantina Testalonga – Antonio Perrino si snodano per una superficie non più grande di 2 ettari. Le vigne di Nino sono tra le più vecchie di tutta la zona e vengono da lui seguite con cure quasi maniacali. Tra i filari si coltivano due vitigni che, proprio in questa parte della Liguria, trovano vette qualitative importanti, Vermentino e Rossese. Quest’ultima uva a bacca rossa è particolarmente cara a Nino, che fu il primo viticoltore della zona a dedicarvisi anima e cuore, conscio delle sue grandi potenzialità. Oggi Nino è affiancato dalla nipote Erica che, contagiata dall'amore per la vigna, decide di lasciare la sua precedente occupazione per aiutare lo zio. In 50 anni di vendemmie Nino ha mantenuto inalterate la sua visione ed il suo modo di lavorare: cura delle sue vecchie viti solo ed esclusivamente a mano, trattamenti solo con zolfo in polvere, pigiatura delle uve intere con i piedi (con tutti i raspi), fermentazioni spontanee senza controllo della temperatura e sosta per almeno 1 anno dei vini in vecchie botti da 500 litri prima dell'imbottigliamento. Nessuna tecnologia, nessun protocollo, nessun disciplinare Solo 5 botti di Rossese e 3 botti di Vermentino custodite nella sua cantina, un garage nel paese di Dolceacqua





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